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Sep 1, 2022Liked by Manuel Gatti

Che fico! Ottimo spunto di riflessione, per quanto molte persone sentano questa inadeguatezza latente del sistema scolastico, rimetterlo direttamente in discussione apre nuove vie di pensiero 😄

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Oct 3, 2022Liked by Manuel Gatti

Questa riflessione mi è piaciuta tanto e non posso che condividerla. Voglio riportarti qua in che modo.

Ho passato l'infanzia e l'adolescenza a cercare di adeguarmi, asserendo a ciò che veniva chiesto da insegnanti, genitori, catechisti... tutto perché volevo sentirmi dire brava e avere una conferma che anche io meritavo un posto nel mondo. Del resto, quale bambino e adolescente non lo vuole o non ne ha bisogno? Certamente questo modo di fare è stato controproducente in quanto non solo mi ha resa irrequieta (tuttora che sono a metà tra i 30 e i 40 anni), ma non ha fatto altro che sgretolare la mia autostima, già poco sviluppata. Non aiutava che fossi una bambina quieta, riflessiva e osservatrice, un modo di essere spesso criticato dagli insegnanti. Sono poi diventata un'adolescente meno quieta, ribelle ma comunque riflessiva e osservatrice, modo di essere ancora più criticato dagli insegnanti. In questo sistema educativo così ingessato, inserito in una società spesso bigotta e inflessibile, ho quindi ricercato piccole fughe dalla realtà perchè mi sentivo sempre più imprigionata. Ho avuto la fortuna di trovare amici con il quale potevo condividere quello che chiamavo scherzosamente, "il disagio", senza sentirmi giudicata. Inoltre, ho cercato altre prospettive attraverso la lettureratura. Ho più tardi capito che in questa società, governata dalla superficialità e l'ingordigia, se non si urla non ci si fa sentire e spesso nemmeno rispettare. Ma ciò non basta, perchè se non si urla quello che la maggioranza vuole sentirsi dire, si viene spesso isolati.

Finita la laurea, ne avevo le palle così piene che me ne sono andata all'estero per cercare una prospettiva diversa... é così che 3 settimane in Inghilterra sono diventate 10 anni, nei quali ho capito e chiarito dentro di me, ciò che ho vissuto in gioventù e ciò che dentro e fuori di me, non andava così tanto bene. Sono tornata in Italia da poco più di un anno ed è una gran fatica perchè non è solo il sistema educativo ad essere rigido, ma la società in generale; la mentalità che ci è stata insegnata ha prosciugato la creatività e il pensiero laterale, diffondendo a macchia d'olio, in ogni ambito della vita, una rigidità che rinchiude la maggioranza delle persone in una scatola, rendendole infelici. L'essere umano ha bisogno di esprimersi, come possiamo sopprimere un bisogno che sta sulla punta della piramide di Maslow? Piccole fughe dalla realtà si possono fare, ma non è salutare nè sostenibile e dentro alle persone che conosco vedo tanto desiderio di cambiare questo sistema, ma anche tanta paura di farlo.

Certamente, se il sistema educativo rimane tale, in futuro vedremo sempre più persone dissociate dalla realtà, intrappolate e incapaci di reagire. Non so se l'home-schooling sia la soluzione e probabilmente lo è, ma per pochi. Penso che serva una shakerata e tanta condivisione perchè ho l'impressione che se ci parlassimo di più troveremmo che non siamo soli.. e che la soluzione al cambiamento ce l'abbiamo davanti agli occhi, ma dobbiamo supportarci a vicenda e unire le nostre forze perchè funzioni. Se no siamo da capo...

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Io ho finito il mio percorso scolastico tradizionale molti anni fa, nel 1983, credo (tu non eri ancora nato, di sicuro). Da allora, complice una veloce e brillante carriera aziendale, per la quale non ero "formalmente" preparata, ho continuato a studiare in modo dinamico e, ancora oggi, studio almeno 2 ore al giorno. Studio, faccio ricerca, faccio esperienza e ... insegno. Soprattutto insegno a sperimentare e sperimentarsi e ad andare oltre le convenzioni e il conosciuto. Insegno a confrontarsi anche con quanto avviene altrove e a creare, così, ricchezza culturale.

Secondo me, solo quando andiamo oltre, possiamo immaginare di creare una vera innovazione e una evoluzione, anche della coscienza.

Non ho figli, ma sono favorevole alle scuole parentali (alcune mie amiche ci mandano i loro figli e insegnano loro stesse). Scelte coraggiose, fatte da genitori coraggiosi che vivono la vita ispirati da una visione.

E voglio credere che questa visione possa contribuire a trasformare il mondo che abbiamo ereditato in un mondo a cui molti di noi aspirano.

Sii benedetto nel tuo viaggio!

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